Gli operatori possono superare la presunzione di inattività in ambito UE entro 60 giorni dalla comunicazione dell’Agenzia.
In data 3 ottobre 2016 l’Agenzia delle Entrate, con un comunicato stampa, ha annunciato l’invio delle comunicazioni per l’esclusione dalla banca dati Vies, ovvero dall’anagrafe degli operatori economici autorizzati all’effettuazione di operazioni “intracomunitarie”, di quei soggetti che a partire dal primo trimestre 2015 non hanno presentato neppure un modello Intrastat per quattro trimestri consecutivi.
Ad essere interessati dal provvedimento sono circa 60 mila soggetti, i quali avranno a disposizione 60 giorni di tempo dal ricevimento della comunicazione per fornire chiarimenti all’amministrazione finanziaria ed evitare, così, la rimozione dal Vies. Tali delucidazioni potrebbero consistere:
- nella presentazione di documentazione comprovante l’effettiva esecuzione di operazioni intracomunitarie cui, tuttavia non è seguita la presentazione dell’Intrastat;
- nella dimostrazione che le operazioni sono in corso d’esecuzione (magari si tratta della costruzione di un bene su commessa che richiede lunghi tempi di produzione);
- nella dimostrazione che tali operazioni saranno effettuate o che vi è, comunque, l’intenzione di effettuarle.
Trascorso inutilmente il termine sopra citato, l’Agenzia delle Entrate procederà alla cancellazione del soggetto dall’anagrafe degli operatori economici autorizzati al compimento di operazioni “intracomunitarie”, sulla base di quanto disposto dall’articolo 35, comma 7 bis del DPR 633/1972. La mancata presentazione degli Intrastat fa difatti presumere all’Amministrazione Finanziaria che il soggetto passivo non intenda più effettuare tali operazioni. In ogni caso, chi viene escluso, secondo il comunicato, può chiedere di essere nuovamente inserito nell’archivio ricorrendo ai servizi (Entratel o Fisconline) o a un soggetto incaricato.