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Dal 2 dicembre 2016 è disponibile una nuova versione di dichiarazione d’intento per acquistare o importare beni e servizi senza applicazione dell’IVA.

Dal 2 dicembre è disponibile il nuovo modello di lettere d’intenti che dovrà essere utilizzato dal 1° marzo 2017 dagli esportatori abituali per acquistare beni e servizi senza Iva. Il nuovo modello presenta una novità assoluta per gli operatori che dovranno, già al momento della presentazione della lettera d’intenti al fisco, predeterminare l’importo delle operazioni che intendono effettuare senza Iva nei confronti di ogni fornitore.

Le nuove modifiche non determinano alcuna limitazione agli esportatori abituali di effettuare acquisti senza Iva, ma consentono al Fisco di monitorare l’utilizzo del plafond disponibile. In dettaglio, il nuovo modello esclude rispetto al passato che l’operatore possa presentare una lettera d’intenti per un periodo predeterminato senza indicazione specifica dell’importo del plafond che intende utilizzare.

Con le nuove regole l’esportatore abituale dovrà dichiarare l’anno di riferimento e la tipologia di prodotto o del servizio che intende acquistare senza Iva. Inoltre, se la dichiarazione si riferisce a una sola operazione, dovrà specificare il relativo importo.

Per le transazioni di importazione, l’ammontare, che sarà pari a quello risultante dalla dichiarazione doganale, dovrà essere uguale a un valore presunto relativamente all’imponibile Iva riferito alla singola operazione doganale.

Al contrario, se la dichiarazione d’intento si riferisce a una o più operazioni, dovrà indicare fino a quale importo sarà possibile per il fornitore emettere fatture senza Iva.

Per quanto riguarda, infine, il destinatario, l’esportatore dovrà indicare la dogana, ovvero in caso di altro soggetto, i dati del cedente o del fornitore destinatario della lettera d’intenti. In pratica, non sarà più possibile, come avviene attualmente, di inviare lettere d’intenti a tutti i fornitori senza indicare per ciascuno l’importo di plafond fino a concorrenza del quale il fornitore potrà emettere fatture senza Iva.