Le esportazioni di beni a duplice uso (c.d. “dual use”) rappresentano una materia sino a qualche anno fa poco conosciuta.
Sia le Nazioni Unite che la Comunità europea, assieme agli altri Stati, hanno varato una normativa finalizzata a controllare e regolamentare le esportazioni dei prodotti e le cessioni di tecnologie dual use.
La produzione di tale normativa è preordinata a fronteggiare il delicato problema del controllo sulla esportazione di beni e sulla cessione di prodotti tecnologici che, per loro natura, possono essere utilizzati non solo per fini civili, ma anche per scopi terroristici (o di natura bellico-aggressiva). In considerazione di tali potenziali utilizzi, la comunità internazionale da diversi anni si è concentrata sul rafforzamento della cooperazione tra Stati per istituire un sistema di controllo degli scambi di tali particolari prodotti, al fine di preservare la sicurezza internazionale.
Il Regolamento CE 1334/2000 ha introdotto la definizione di beni c.d. “dual use”: vengono considerati tali quei prodotti, “compresi il software e le tecnologie, che possono avere un utilizzo sia civile che militare e che comprendono tutti i beni che possono avere sia un utilizzo non esplosivo sia un qualche impiego nella fabbricazione di armi nucleari o di altri congegni esplosivi nucleari”.
La lista dei beni a duplice uso è stato oggetto di interventi legislativi del 2004 e del 2009.
Il Regolamento CE 428/2009 include elenchi regolarmente aggiornati di prodotti dual use soggetti a controllo. L’esportazione di tali prodotti è subordinata al preventivo rilascio di apposita autorizzazione.
Il Regolamento CE 428/2009 è stato modificato ad opera del Regolamento UE 388/2012, il quale istituisce un regime comunitario di controllo delle esportazioni di prodotti e tecnologie a duplice uso.
In Italia le disposizioni previste dal regolamento 428/09 sono state recepite ad opera del D. L. n. 96/2003.
Per quanto attiene l’Italia, l’autorità che rilascia le autorizzazioni sopra menzionate è il Ministero dello Sviluppo Economico – Direzione Generale Politica Commerciale – Divisione IV con sede in Roma.
Le macrocategorie dei beni c.d. “dual use”, individuate dalla normativa, sono le seguenti:
Categoria 0 – Materiali nucleari, impianti ed apparecchiature;
Categoria 1 – Materiali speciali e relative apparecchiature;
Categoria 2 – Trattamento e lavorazione dei materiali;
Categoria 3 – Materiali elettronici;
Categoria 4 – Calcolatori;
Categoria 5 – Telecomunicazioni e “Sicurezza dell’informazione”;
Categoria 6 – Sensori e laser;
Categoria 7 – Materiale avionico e di navigazione;
Categoria 8 – Materiale navale;
Categoria 9 – Materiale aerospaziale e propulsione.
La normativa prevede il fondamentale obbligo dell’autorizzazione all’effettuazione dell’esportazione una volta che i beni siano stati identificati come a duplice uso.
Sussistono diverse tipologie di autorizzazione all’esportazione, quali:
- autorizzazioni generali di esportazione della Comunità (AGEC);
- autorizzazioni generali di esportazioni nazionali (definite dagli Stati membri);
- autorizzazioni globali di esportazione (emesse nei confronti di un esportatore specifico verso utilizzatori finali specifici);
- autorizzazioni individuali di esportazione (emesse nei confronti di un esportatore specifico verso un utilizzatore finale concernenti uno o più prodotti);
- autorizzazione all’intermediazione per l’esportazione di prodotti duali;
- autorizzazione al transito.
Il Ministero dello Sviluppo Economico mette a disposizione, nel proprio sito web, i modelli fac-simile di autorizzazione.