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Il codice doganale aggiornato concerne:

  • Le disposizioni generali relative al campo di applicazione della legislazione doganale, al ruolo delle dogane e ai diritti e agli obblighi delle persone ai sensi della legislazione doganale;
  • I principi in base ai quali sono applicati i dazi all’importazione o all’esportazione e le altre misure nel quadro degli scambi di merci (tariffa doganale comune, origine delle merci, valore in dogana); 
  • L’obbligazione doganale e le garanzie di tale obbligazione;
  • Il trattamento doganale delle merci introdotte nel territorio doganale della Comunità;
  • Le norme in materia di posizione doganale, vincolo di merci a un regime doganale, verifica, svincolo e rimozione delle merci;
  • L’immissione in libera pratica e l’esenzione dai dazi all’importazione.

Il codice si propone di semplificare le procedure doganali attraverso il capillare impiego dell’informatica per tutti gli scambi di informazioni, dichiarazioni, richieste e decisioni tra le autorità doganali, nonché tra gli operatori economici e le autorità doganali.

Il Regolamento in commento ha anche provveduto alla razionalizzazione dei regimi doganali rispetto a quelli previsti sino ad oggi. I regimi ora previsti sono i seguenti: immissione in libera pratica, i regimi speciali (transito, deposito, uso particolare e perfezionamento) e l’esportazione.

Le numerose novità del nuovo Codice Doganale miglioreranno il rapporto tra soggetto passivo e dogana. Tuttavia, la loro piena operatività richiederà tempo. Infatti, il Regolamento UE N. 952 ha abrogato espressamente il Regolamento CE n. 450/2008, mentre ha rinviato l’abrogazione del Regolamento CEE n. 2913/1992, alla data in cui diverrà applicabile il nuovo codice doganale dell’Unione e, cioè, al 1° maggio 2016. Pertanto, fino al 1° maggio 2016 resterà ancora applicabile il “vecchio” codice doganale comunitario del 1992.