Con la risposta a interpello 9.7.2020 n. 206, l’Agenzia delle Entrate ha esaminato il caso della successione di un uomo residente in Francia, avente ad oggetto un immobile sito in Italia, a favore della moglie (residente in Francia) e della figlia comodataria dell’immobile in Italia, che rinuncia all’eredità a favore della madre.
Con riferimento agli aspetti civilistici viene chiarito che, nel caso di specie, la successione è disciplinata dalla legge Francese, ovvero dalla legge del luogo in cui il defunto aveva la residenza abituale al momento della morte, ai sensi dell’art. 21 del regolamento UE 650/2012.
Con riferimento agli aspetti fiscali, in applicazione della convenzione contro le doppie imposizioni in materia di imposta sulle successioni e donazioni tra Italia e Francia, trova applicazione la disciplina dell’imposta di successione italiana limitatamente al trasferimento successorio dell’immobile in Italia.
Pertanto, a norma dell’art. 2 del DLgs. 346/90 e dell’art. 2 co. 47 – 53 del DL 262/2006, trattandosi di trasferimento al coniuge si applica l’imposta sulle successioni con l’aliquota del 4% oltre la franchigia di 1 milione di euro.
A tal fine, è necessario presentare la dichiarazione di successione, indicando tra i chiamati anche la figlia ed indicando la rinuncia.