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L’Agenzia delle Entrate, con le risposte a interpello 22.11.2018 n. 78 e 81, ha fornito ulteriori chiarimenti in relazione al credito d’imposta per erogazioni liberali a sostegno della cultura (Art bonus), disciplinato dall’art. 1 del DL 83/2014.

Con la risposta a interpello n. 81/2018, è stato chiarito che le erogazioni liberali destinate al restauro di una chiesa di proprietà del Comune sono ammissibili al beneficio dell’Art bonus.

Nello specifico, l’Agenzia delle Entrate ritiene che nel caso in esame l’agevolazione spetti dal momento che:

  • il bene culturale è di proprietà del Comune;
  • gli interventi così come prospettati nell’istanza rientrano tra gli “interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici”, espressamente previsti dall’art. 1 co. 1 del DL 83/2014.

Con la risposta a interpello n. 78/2018, l’Agenzia delle Entrate fornisce ulteriori chiarimenti in relazione all’Art bonus, occupandosi della spettanza dell’agevolazione con riferimento alle erogazioni liberali effettuate in favore di una fondazione che si occupa di numerose attività.

L’Agenzia delle Entrate ha ritenuto, su conforme parere del Ministero per i beni e le attività culturali, che la fondazione interpellante, in quanto centro di formazione e ricerca, non possa essere considerata, contrariamente a quanto sostenuto nell’istanza, istituto della cultura ai sensi dell’art. 101 del DLgs. 22.1.2004 n. 42 (Codice dei beni culturali e del paesaggio).

Pertanto:

  • sono ammissibili al beneficio dell’Art bonus solamente le erogazioni liberali destinate alla fondazione per interventi di manutenzione, protezione e restauro dei beni culturali pubblici ad essa affidati;
  • non sono ammissibili le altre erogazioni liberali destinate al generico sostegno della fondazione.