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Il 1° giugno 2017, il Parlamento europeo ha approvato il provvedimento legislativo che equipara l’aliquota Iva applicata alle pubblicazioni elettroniche a quelle su carta.

Il Parlamento europeo ha dato il via libera definitivo al provvedimento legislativo che consente di assoggettare ad aliquota Iva ridotta la vendita di pubblicazioni elettroniche. Attualmente i libri online sono sottoposti dall’Unione europea ad un’aliquota minima pari al 15%, mentre per le pubblicazioni in formato cartaceo, i Paesi membri sono liberi di applicare un aliquota ridotta del 5% e in alcuni casi, anche pari a zero.

La proposta della Commissione europea prevede che, d’ora in avanti, la tassazione a cui saranno soggetti i libri elettronici sia allineata con quella delle pubblicazioni cartacee.

I Ministri delle Finanze dell’Unione Europea stanno, inoltre, discutendo della possibilità di ridurre ulteriormente l’Iva sulle pubblicazioni online, portandola al di sotto delle aliquote utilizzate per le pubblicazioni cartacee.

Il tema del regime di tassazione applicato ai prodotti culturali è molto sentito in alcuni Paesi, tra cui il nostro. Il precedente Governo, guidato dal premier Matteo Renzi, aveva deciso, infatti, nel 2014 di assoggettare ad aliquota Iva ridotta al 4% i libri elettronici, esponendosi al rischio di incorrere in una procedura di infrazione comunitaria. Il provvedimento dell’Unione europea pertanto allontana il rischio di sanzioni nei confronti dell’Italia e costituisce un importante impulso alle pubblicazioni in formato elettronico che attualmente hanno una quota di mercato di appena il 5%, ma che dovrebbe aumentare rapidamente secondo le previsioni, attestandosi al 20% entro il 2021.